Non siamo certi di cosa volesse dire Nietzsche quando in “Così Parlò Zarathustra” scriveva: Bisogna avere un caos dentro di sé per generare una stella danzante. Ma possiamo utilizzare questa felice espressione per provare a descrivere la nascita della nostra Associazione.
Siamo un gruppo di persone, più o meno giovani, che un po’ per desiderio di assecondare una formidabile energia creativa che si sentono dentro (“caos” inteso qui in senso positivo) e forse anche per reazione a quel “caos” (inteso qui in senso negativo) che sembra travolgere il mondo di oggi in una pericolosa regressione culturale, non si rassegnano a spegnere il desiderio di cercare il bello, di “generare una stella danzante”. Un bello cioè che possa rendere migliore la vita personale e collettiva.
Il tutto è nato dalla frequentazione di un corso sul restauro del libro. Dal gusto provato nel riscoprire la capacità manuale di dare nuova forma e vita ad un oggetto prezioso quale un libro, è nata la voglia di costruire uno strumento che potesse assicurare anche ad altri l’occasione di acquisire – sotto la guida di persone esperte ed appassionate – la capacità di creare, recuperare, comprendere la bellezza nelle sue diverse forme.
Ecco dunque l’idea di un'associazione culturale che organizza corsi, sia teorici che pratici, di introduzione e approfondimento di varie forme di arti applicate.
Ma la bellezza è anche nelle idee. Ecco quindi che una seconda sezione dell’associazione vorrebbe dedicarsi ad organizzare incontri, scambi e studio della propria e altrui cultura, in spirito di sincero interesse per i suggerimenti che possono provenire da un pacato e fecondo dialogo tra persone diverse.
E il nome e il logo? Perché proprio “hay tiempo”? Qui la citazione è più impegnativa. E’ l’incipit – in una lingua musicale quale lo spagnolo - di una pericope biblica molto famosa e spesso citata un po’ alla rinfusa: C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante. Da questa famosa frase rubiamo le prime due parole per significare che per realizzare tutto quello che vogliamo fare, dobbiamo darci tempo, prenderci del tempo. E non un tempo qualunque, ma un tempo adeguato. La clessidra rovesciata vorrebbe significare questo. Se non rovesciamo la clessidra, in pochi minuti la sabbia sarà scesa tutta giù e il tempo non smetterà di esercitare su di noi la sua tirannia. Noi lo fermiamo. Ma non per estraniarci dal tempo e dallo spazio che ci è dato in sorte di abitare e sottrarci ai nostri impegni con la contemporaneità. Anzi. Lo faccia per tornarci – una volta rimessa in piedi la clessidra – più forti di prima.